I monti Kopet Dag scendono gradualmente fino alle basse terre dove le carovane medievali viaggiavano dalle città corasmie a nord alla Persia a sud. La loro estremità meridionale è anche un punto di entrata in Iran, mentre le propaggini a nord permettono di entrare in Kazakistan. I monti scendono infine fino a toccare il Mar Caspio, dove si trova la città di Turkmenbashi, che è il porto del Turkmenistan e che collega il paese con Baku, in Azerbaijan. La vicina zona sul mare di Awaza è la maggiore attrazione turistica nazionale, grazie a decine di resort per turisti del luogo o stranieri in cerca di relax e di una boccata di aria fresca. Balkanabat, la capitale della regione, si trova più all’interno, ma è anch’essa un frequentatissimo punto di partenza verso gli spettacolari paesaggi vulcanici o le formazioni costiere preistoriche. La zona presenta anche mete di pellegrinaggio verso le tombe delle più venerate personalità locali. Per apprezzare al meglio questa regione, quasi tutti i viaggiatori preferiscono gli spostamenti in jeep e il pernottamento in tenda.
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Highlights
Ferava und Mausoleum und Pilgerstätte Parau Bibi
Ferava Rabat (9.-14. Jahrhundert n. Chr.) war Knotenpunkt der Seidenstraße und lag an den Ausläufern des Kopetdag, auf dem Weg von Khorasan nach Dehistan, das für sein kompliziertes System von karyz (unterirdischen Wasserleitungen) bekannt war.
Das Gebäude von größtem Interesse liegt auf dem steilen Hang nach Süden und ist über eine Treppe von 269 Stufen zu erreichen. Es handelt sich um das Mausoleum von Parau Bibi, einem der wichtigsten Pilgerzentren in Turkmenistan. Am Fuß liegt ein großer Komplex mit einem Gästehaus und einem Gemeinschaftsküchenbereich.
Balkanabat
Balkanabat è la capitale della provincia di Balkan. Il boom dell’industria del gas naturale e del petrolio ha causato il rapido sviluppo do questa città, che oggi ospita sedi locali di molte società straniere.
Offre molti ristoranti di buon livello e un accogliente hotel, e fa da punto di partenza strategico per gite di un giorno a Dehistan (a sud), ai canyon Yangikala (a nord) o ai fiumi Uzboy, Ygdykala e Balishem.
Dehistan
Dehistan - storicamente anche nota come Misrian - era una città sulle sponde del fiume Etrek, che ha visto il suo periodo di gloria ai tempi della Via della Seta, ed è stata di importanza tale da rivaleggiare con Kunya-Urgench e Merv.
Collegava la regione di Khorezm con la Persia e i paesi arabi. Sono ancora visibili le mura cittadine e le pregevoli rovine di due minareti alti venti metri e del portale di una moschea alto diciotto metri, con inscritto il nome di Khorezmshah Mohamed (1200-1220).
Mausolei Mashhat Ata e moschea di Shir Kabir
Sul territorio del cimitero a circa sette chilometri dalla città di Dehistan sorgono i resti di cinque mausolei (XI-XII secolo) , oltre alla moschea Shir Kabir, che è invece ancora in perfetto stato.
È la più antica moschea sopravvissuta nel Turkmenistan (IX-X secolo) . I frammenti originali sono conservati nel bellissimo mihrab. Nel vicino cimitero tribale si trovano antiche tombe in pietra.
Mar Caspio
Come il Mar Nero, è ciò che rimane del Paratetide, un mare rimasto bloccato tra terre circa cinque milioni e mezzo di anni fa a causa di un sollevamento tettonico e dell’abbassamento del livello del mare. È la più grande massa d’acqua chiusa della Terra.
Sulla costa si trovano varie paludi saline, ad esempio il golfo di Kara Bogaz. Vivono nel Mar Caspio vari tipi di storioni (per la produzione del caviale), trote, pesce bianco e la foca caspica. D’inverno, milioni di uccelli (tra cui migliaia di fenicotteri e pellicani) popolano le aree protette sulle rive del mare.
Porto di Turkmenbashi
Turkmenbashi (in precedenza Krasnovodsk) è il porto del Turkmenistan. La sua posizione geografica è invidiabile: è circondato da catene di terreni bassi e scogliere.
Turkmenbashi è in costante sviluppo, ed è oggi uno dei maggiori centri turistici e industriali del Turkmenistan. Ospita un interessante museo, nel quale scoprire le risorse minerali del paese , la fauna ittica del Mar Caspio e la storia dell’attività marinara nel Turkmenistan.
Awaza
Awaza è una catena di complessi ultramoderni di hotel e amenità lungo la costa del Mar Caspio, collegati da una passeggiata, e da un canale artificiale.
Dopo una lunga giornata di viaggio nel deserto, nei canyon o sulle montagne, gli hotel a cinque stelle di Awaza sono il luogo ideale per riposarsi nel lusso; potete nuotare nel Mar Caspio, partecipare a un barbecue sulla spiaggia, godervi un drink a bordo piscina o scegliere tra vari trattamenti di bellezza.
Mausoleo e meta di pellegrinaggio di Gozli Ata
Il mausoleo di Gozli Ata, su un bassopiano con uno splendido sfondo naturale di formazioni rocciose calcaree rosa e rosse, è una delle mete più sacre per i pellegrinaggi in Turkmenistan.
Il mausoleo sorge al centro di un grande cimitero della tribù Salor. Gozli Ata (letteralmente “il Padre che Vede Ogni Cosa”) era un famoso maestro Sufi del dodicesimo secolo, formatosi in Turkestan (l’attuale Kazakhistan); si dice che avesse il potere di leggere nell’animo delle persone.
Mausoleo di Kemal Ata e formazioni vulcaniche di Kaitarmysh
Il mausoleo è a circa 25 km dal mausoleo di Gozli Ata, in un punto in cui una sorgente d’acqua dolce scava una stretta valle in mezzo a diverse antiche formazioni di pietra lavica.
È opinione largamente diffusa che Kemal Ata fosse un discepolo di Gozli Ata, ma il suo mausoleo non è la sola meta di chi visita questa zona: le fonti del Kaitarmysh sono frequentatissime dai pastori del luogo e dalle loro greggi o bestiame, e confinano con un’area più ampia ricoperta da formazioni laviche.
Yangikala e Yangisuw
Imponenti formazioni di pietra calcarea bianca, verde e rossa si ergono dalle sabbie del deserto: sono ciò che rimane dell’enorme costa e del letto del mare, così com’era ai tempi della Paratetide preistorica.
Questo paesaggio surreale è incredibile in qualsiasi momento della giornata, ma l’alba e il tramonto offrono panorami particolarmente belli. L’area si raggiunge solo in fuoristrada, attraversando i monti Balkan e quindi un grande altipiano dove pascolano cammelli, pecore e cavalli.
Fiume Uzboy
Il fiume Uzboy era un tributario del fiume Amu Darya, che scorreva per 750 km fino a sfociare nel Mar Caspio. Nel XVII secolo d.C., si è improvvisamente prosciugato, distruggendo la fiorente cultura Khorezm-Dehistan sulle sue sponde.
Una civiltà fluviale è sempre esistita sulle sponde del fiume, almeno a partire dal quinto secolo a.C., ma oggi solo poche comunità di kumli sono rimaste a popolare la zona. Sono stati creati molti particolarissimi bacini d’acqua, un ‘ricordo’ del fiume: il lago d’acqua dolce Yashka e il lago salato Mollagara sono tra i più noti.
Melegoch e Balishem
Si tratta di un gruppo di autentici insediamenti nel deserto, in bassi bacini nel cuore del Karakum centrale, raggiungibili solo viaggiando in fuoristrada e campeggiando all’aperto.
Vista la loro posizione isolata e quindi l’influenza limitata del moderno sviluppo urbano, l’ospitalità, le tradizioni locali e la vita nomade hanno ancora un ruolo importantissimo nella vita di queste comunità. I villaggi sembrano dormienti durante l’impietoso calore del giorno, ma prendono vita all’alba e al tramonto.
Fortezza di Ygdykala
Ygdykala ospita le rovine di una fortezza di frontiera dei Parti (I secolo a.C. - IV secolo a.C.), su una sponda alta e rocciosa del fiume Uzboy. Si trova in pieno deserto, 150 km a nord della città di Serdar.
Il forte controllava le vie commerciali fluviali sull’Uzboy (dall’India al Mar Nero).
Nonostante la pietra con cui è costruito non sia particolare, Ygdykala ripete in tutti i dettagli i principi dello stile architettonico corasmio, e corrisponde appieno alla disposizione standard di un fortino dei Parti.